Un we a piedi o in bici alla scoperta del Lago D’Iseo: ciclopedonale Vello-Toline

Un we a piedi o in bici alla scoperta del Lago D’Iseo: ciclopedonale Vello-Toline

Marone, Vello, Toline erano per me/noi, paesini di passaggio per andare a Iseo, Sarnico a Montisola sul #lagodiseo. Ora dopo questo we trascorso in questi “paesini” adagiate sul #lagodiseo, mi/ci sono entrati nel cuore. La bellezza nella semplicità. Alla scoperta di paesini che hanno del loro, come #marone il paese con il maggior numero di alberi d’ulivo in Lombardia che ne fa la “capitale” dell’olio lombarda. Oppure…Ve lo racconto…

#vello#toline#brescia#campingvela##campingsanpietro#eremosanpietro#torbieredelsebino#brescia#iseo

Marone : Vello-Toline

Come accennato abbiamo scoperto dei paesini che si attraversano per raggiungere mete più “quotate”. Ma smentisco subito. Marone, Volle, Toline sono paesini fronte lago d’Iseo, con acque pulitissime, Isolotti a 500 mt dalla riva (isola privata “Beretta”), spiagge attrezzate ad accesso gratuito (comunali). E se poi pensiamo alla storia, all’economia, ho scoperto che a Marone ci sono il maggior numero di alberi di Ulivo, che ne ha fatto e ne fa ancora la capitale d’olio di qualità della Lombardia!. Ma noi siamo capitati a Marone perché da questo paesino ben curato con una parrocchiale importante, biblioteca attrezzata da quest’anno è stata ri-aperta la “Vello – Toline”. Si tratta di una ciclopedonale di ben 14 km (andata e ritorno) chiusa per problemi di sicurezza in passato. Ed è una vera chicca-bellezza. Adatta a Tutti. Noi siamo stati ospiti del #campingvela di #marone e da li, svoltando a sinistra parte subito la ciclopedonale voluta nel 1985 dall’allora Presidente Formigoni che attraversa il paese e si imbatte subito sulla ciclapedonale a 2 mt dall’acqua. Una vista straordinaria, che attraversa anche le calcare ormai chiuse(in passato il Sebino era noto anche per questo), i resti archeologici Ela tradotto ora in Vela dove è stata ritrovata la statua di Ercole conservata a Brescia, fino a inoltrarsi per gallerie, anfratti dalle acque cristallini per raggiungere Vello (tappa obbligata da Teddy), e poi a Toline per apprezzare i Murales del passante (Trenord), e sostare del bar Pink per una rifrescante tappa a base di Anguria” saporitissima prima di intraprendere la strada del ritorno…(ve la consiglio a TUTTI)

Eremo di San Pietro

Una curiosità mi ha catturato dal primo giorno: una chiesetta sulla collina alle spalle di Marone visibile a 360°. Dopo aver “assillato” Bruno il proprietario del camping Vela, circa il sentiero per raggiungerla il mattino seguente alla “scarpinata” a piedi alla Volle-Toline, ci incamminiamo per la salita.(noi abbiamo scelto il sentiero da Marone ma è possibile raggiungere anche da Sale Malasino via “valeriana”.)  Ripida dalla partenza alla fine con sorpresa nella sorpresa, ultimi 200 metri, una volta raggiunta località Pregasso a sx, si raggiunge la via Crucis(effettivo!) ci sono anche “gradoni”. In effetti anche questa passeggiata-scarpinata è adatta a Tutti, ma va fatta senza aver alle spalle 20 km del giorno prima!.  Sempre con partenza del camping, fatta la ciclabile a 300 mt svolta a sinistra per il sottopasso e passaggio al cimitero di Marone. Da qui salita per circa 1,2 km per raggiungere , guardando a sinistra, la Via Crucis tutta su gradoni(Forse dovevo “espiare!”). Già lungo la strada la vista era stupenda ed è diventata Super una volta raggiunta la sommità con la Croce, La chiesetta dedicata a San Pietro, il sepolcro. Per la parte religiosa rimando ad un opuscolo a disposizione in chiesa, mentre mi soffermo sulla parte storica. Essa è stata la prima parrocchiale di Marone e si suppone fosse stata costruita su antico castello a baluardo della valle sottostante per sfuggire alle invasioni barbariche ed i grandi che passarono da qui. Carlo Magno nel 774 e poi , nel 1161, Federico Barbarossa fino al passaggio di Napoleone nel 1797 qualche secolo prima della venuta di S. Carlo Borromeo(rappresentato da un’orma di pietra dove il santo avrebbe appoggiato il piede!).  Da vedere!

Torbiere del Sebino
La posizione strategica di Marone si presta bene anche ad un Fuori Fuori porta. A 10 km si trovano le “Torbiere del Sebino”. Io e Donatella “assetati” di conoscenza non potevamo perdere l’occasione. Parcheggiamo area nord Iseo Campo sportivo e da li ci imbattiamo per l’area. Dopo aver visitato il “Centro visite-didattico” ci si incammina nel verde rigoglioso tra canneti, punti panoramici tra acqua e cielo, osservazione di uccelli acquatici, volatili scoprendo lungo il percorso-sentiero il “gioco” CHI SONO”. Si tratta di un gioco-scoperta per i più piccini(ma non solo!)  dove si scoprono, dalle orme, animali che “risiedono” qui. Come il tasso, la donnola, il coniglio selvatico. E poi la “torretta” da dove osservare animali e la Torba. Una scoperta per me e Donatella entusiasmante!. In effetti, come ci racconta un volontario, l’area naturale ha avuto origine dall’attività di estrazione della torba, è ubicata a sud della sponda meridionale del lago d’Iseo a 185 m s.l.m e costituisce la zona umida più importante per estensione e significato ecologico della provincia di Brescia ed è  è considerata un’area prioritaria per la biodiversità nella Pianura Padana lombarda all’interno dei circuiti europei della convenzione di Ramsar. Da non perdere!

Escursione per Pasqua/Pasquetta 25: la Chiesetta di Santa Veronica alle Fornaci

Escursione per Pasqua/Pasquetta 25: la Chiesetta di Santa Veronica alle Fornaci

Un’idea di escursione domestica (entro 100km) per Pasqua/Pasquetta? Io consiglio la Chiesetta di Santa Veronica alle Fornaci a soli 60 km dalla città. Una escursione facile, per la famiglia, per tutti e approfittando di questo ponte pasquale è possibile anche fare un picnic open air (è stata tagliata l’erba da poco). A due km dalla Chiesetta la Torre di Caldè. Da fare…

La Chiesetta di Santa Veronica alle Fornaci
Una escursione facile: per la famiglia, per i bimbi (per loro consigliabile il sentiero “Morbido di San Pietro) , per Tutti a circa 60 km dall’Altomilanese (80 da Milano). La chiesetta si raggiunge dopo una camminata a piedi, gradevolissima (vedi dopo).
La chiesetta posta in sommità delle Prealpi Luinesi è sorta intorno al XII secolo ed integrata intorno al XIV – XV secolo utilizzata anche da viandanti per pregare e riposarsi. Si presenta a navata unica, scandita in quattro campate aggiunte, progressivamente, verso la metà del XVI sec. alla piccola chiesa originaria, cui appartiene l’abside semicircolare e, molto probabilmente, la prima campata che anticipa l’abside e attualmente compone il profondo presbiterio.
Gli affreschi purtroppo non sono “godibili” perché, per motivi di sicurezza, la Chiesa è chiusa . Sono/siamo riusciti a fotografarli da una “fessura” nella rete (vedi video) e sono di buona fattura ad opera di anonimi locali della scuola cinquecentesca.  L’ingresso si apre in facciata, sotto un pronao aggiunto nel 1946 che permette di godere tramite il balcone, del Golfo sottostante di Calde Le murature d’ambito sono in pietrame misto, a vista sulle pareti esterne dell’edificio. A due passi, circa 2km, attraversando il bosco affacciato sulle Fornaci di Caldè, si raggiunge la Rocca. Un Obelisco-rocca ora dedicata ai caduti, che in passato faceva parte di una struttura difensiva.

Il Percorso Santa Caterina
L’escursione è anche l’occasione per immergersi nel verde a due passi da casa. Una volta raggiunta Castelveccana-Caldè località dopo Laveno sul Lago Maggiore, si lascia l’auto nell’ampio parcheggio GRATUITO sotto la Chiesa(vedibile ad occhio nudo). Ci sono due soluzioni per il percorso: “Diretta” per esperti, “Morbida” strada mista strada-sterrato per San Pietro (da vedere). Se avete al seguito bambini o persone diversamente giovani, preferibile la morbida perché  serpeggia il bosco gradualmente. La prima, è per esperti perché ha dei passaggi nella roccia, con ferratine di supporto. Ci sono da entrambi dei punti panoramici, ora nella vallata del lavenese-luinese, ora sul Golfo di Caldè, ora sulle Fornaci ( a tal proposito le Fornaci sono un Parco dove si preparava la malta anche per la costruzione del Duomo di Milano. Purtroppo ora chiuso per motivi di sicurezza. Auspico l’apertura perché oltre alla Fornaci ci sono delle insenature “caraibiche”).
Una volta giunti su, circa 30 minuti) si gode della vista, si “sbircia” l’abside, si osserva la struttura. E per l’occasione della Pasqua e/o del Lunedi d’Albis è possibile fare picnic all’aria aperta. Infine, per chi è allenato, in circa 30 min, si puo’ salire alla Torre di Caldè o Castello ora struttura dedicata ai caduti. Si puo’ mangiare al sacco sul prato adiacente alla chiesa oppure sfruttare il Chiosco, alla partenza salita “Diretta” o al “Sunset Bistro”, oppure godere dei ristornati in piazza. Noi ci siamo trovati bene a “Il Calderone” grazie alla disponibilità del personale e alla bontà del pesce di lago proposto.