PROPOSTA WE : La “Pieve di San Martino”. Mistero Romanico Open-air a Gattico

29 Ott 2025

Cari amici , in avvicinamento del Ponte dei Morti di questo we e della festa di Halloween, vi propongo un viaggio nel mistero tra paganesimo e cristianesimo alla Pieve di San Martino a Gattico, nel novarese a soli 40 km da Legnano (Altomilanese). Nascosti tra i boschi i suggestivi resti della Pieve di San Martino si ergono come una testimonianza silente e misteriosa di un lontano passato. Questa rovina a cielo aperto non è solo un monumento: è un libro di pietra con pagine mancanti che attende di essere decifrato…A tal proposito a due passi il Sass malo’ – Il sasso delle Streghe. Seguitemi ve lo racconto…
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Il Periodo Storico: L’Alto Medioevo e il Romanico

La Pieve di San Martino è un eccezionale esempio di architettura Romanica e risale alla prima metà del XII secolo. La sua importanza come caput plebis (centro di una vasta area religiosa) è documentata da una bolla papale del 1132.

L’edificio, pur avendo subito un misterioso abbandono attorno al 1400, conserva intatto il suo impianto basilicale a tre navate e le absidi, permettendo di respirare l’atmosfera austera e spirituale del Medioevo Novarese.

Il Fascino Pagano: Dal Tempio di Mercurio al Sass Malò

Il mistero che avvolge San Martino non si limita al suo abbandono, ma affonda le radici in epoche ancora più remote, toccando il tema della cristianizzazione di luoghi sacri preesistenti.

Il Sito e il Fonte Battesimale

Secondo alcune leggende locali non supportate da prove archeologiche dirette, la Pieve sarebbe stata edificata su un antico tempio pagano, forse dedicato al dio Mercurio, una pratica comune in epoca paleocristiana .

A riprova di un’antica sacralità del luogo, si cita l’imponente Fonte Battesimale in pietra, un monolite scavato. Per alcuni studiosi e appassionati di tradizioni, la sua forma primitiva suggerisce che possa essere un elemento di reimpiego, forse addirittura un antico altare pagano utilizzato per riti sacrificali o di aspersione, successivamente “purificato” e adattato al rito cristiano.

Il “Sasso delle Streghe” (Sass Malò)

A breve distanza dalla Pieve si trova il Sass Malò (letteralmente “Sasso Malvagio” o “luogo del male”), un enorme masso erratico depositato dal ghiacciaio, che ha un ruolo centrale nel folclore locale:

Leggende Oscure: Il nome Malò (da malo loco) è legato a storie più cupe: la leggenda vuole che fosse il luogo di adunanza di streghe e che qui vivesse la terribile Strega Mangiamatài (mangia-bambini). Questo contrasto tra il rito di fertilità e la figura della strega riflette la lotta tra l’antico culto della natura e la successiva demonizzazione in epoca medievale.

Culto della Dea Madre e della Fertilità: Il Sass Malò è considerato una delle “Pietre Madri” del Nord Italia.
Presenta delle fessure naturali che, secondo la tradizione popolare, ricordano forme femminili ed erano un tempo associate alla fertilità.
Le donne, fino a tempi recenti, si recavano in questo luogo per toccare la pietra o strofinare il ventre, pregando per avere figli.

Come arrivarci

In Auto: Autostrada A26, uscita Arona. Proseguire sulla SP142 verso Borgomanero/Gattico. Seguire le indicazioni per il Muggiano o Borgo Agnello. La Pieve è raggiungibile da un’antica stradina sterrata.

E possibile utilizzare la linea ferroviaria Linea R (Novara – Domodossola). Scendere a Borgomanero
Da Borgomanero, prendere l’autobus locale (linee 005 o 015) per il centro di Gattico e poi proseguire a piedi (circa 1 km a nord).

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