Inizio del nuovo anno scolastico tra “le solite” polemiche: quest’anno il cellulare

10 Set 2025

I Ragazzi del Liceo Galilei, hanno iniziato oggi il nuovo anno scolastico 2025-26, invece del 12 settembre giorno istituzionalizzato da Regione Lombardia (sono entrati in classe la 4^ e 5^ liceo scientifico e classico) e subito si sono espressi verso l’argomento del momento: cellulare in classe Si o No? Loro hanno le idee chiare: “E’ sbagliato vietato l’uso del cellulare nell’intervallo ( e qualcuno in tutti i momenti-scuola).
Li abbiamo sentiti…

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INIZIO ANNO SCOLASTICO TRA VECCHIE E NUOVE POLEMICHE
Una volta c’era il problema delle classi-pollaio, poi il momento del crocefisso, poi il momento della riduzione degli investimenti nella scuola (e questo c’è sempre), poi il problema della mancanza di professori(precari-ruolo atavico), poi lo ius scholae, oggi divampa la polemica cellulare! Con la normativa Valditara, ultimo “genio” del Ministero della Pubblica Istruzione, quest’anno emanato un decreto che vieta l’uso del cellulare in classe e come al solito, un provvedimento di “facciata” , “buttato” li prima delle ferie(il momento migliore per fare altrettanti attacchi alla scuola pubblica). Da uomo di scuola, sono stato docente di ruolo per 43 anni (ultimo istituto prima della pensione, l’IS “Carlo Dell’Acqua” serale) e leggendo con attenzione il decreto, il Ministero non si è posto il problema, come spesso accaduto in passato, dell’attivazione del decreto, della gestione del cellulare, della responsabilità in caso di furto, della ricaduta didattica. Senza essere un “genio”, altrimenti sarei Ministro , queste cose vanno analizzate bene e poi dare attuazione e risposte. Ecco che tra le righe del Sole 24 ore, c’è stata una levata di scudi che va nella direzione della Riflessione per evitare che queste cose ricadano spesso (sempre) sugli insegnanti e i dirigenti(qualche volta).

Il PENSIERO DEI RAGAZZI

Continuando in questa direzione mi hanno colpito le parole dei ragazzi del liceo “G. Galilei) di quinta(non sprovveduti!) che alla mia domanda: “ com’è andato il primo giorno?” La risposta tranchant “Oggi è un giorno triste per la scuola!” detta da Leonardo, Luca, Anna, ragazzi seri che ho avuto il piacere di intervistare in passato(past direttore di Sempionenews). Leo ha spiegato che il divieto dei cellullari è sbagliato e se si arriva a questa “repressione” durante l’intervallo, lo è ancora di più. Luca aggiunge: “se un ragazzo vuole usarlo, trova il modo di farlo” e conclude Laura, “è una questione di educazione all’uso errato. Bisogna fidarsi di noi ragazzi”. Questa risposta mi ha rinfrancato e penso proprio che gli studenti del liceo, ragazzi perbene, studiosi, maturi (ma è lo stesso per altri istituti come si legge in rete) , certamente non usano il cell per bighellonare! E mi rapporto anche alla mia esperienza di docente: negli ultimi 10 anni ho “chiesto ai miei studenti adulti del serale “Dell’Acqua” il non uso del cell. Il Consiglio di classe mi è stato vicino, ed insieme ad altri colleghi, facevamo riporre i cell in una scatoletta e durante l’intervallo, i corsisti-adulti e non solo, li riprendevano. NON BISOGNA ESSERE SCIENZIATI!!! Purtroppo l’ultima trovata del politico di turno serve a “distrarre” l’opinione pubblica rispetto ai ritardi, alla riduzione degli investimenti (a favore delle spese militari!!!), alle graduatorie che ci vedono in coda in Europa per “competenze”. ALLORA BISOGNA AGIRE SULLA CULTURA! E ASCOLTARE!. Qualcuno ha coinvolto gli studenti prima di fare questa “genialata?”

TEMPI E MODI

Principio di gradualità.
Ho estrapolato alcuni commenti dalla rete e mi trovo concordo, partendo dal fatto che i regolamenti che ogni scuola sta attivando sono espedienti per risolvere un problema “caduto” dall’alto, senza negare che il problema della “distrazione”, della non concentrazione, dell’uso errato esiste. I merito ai tempi: “Le sanzioni devono rispettare il principio di gradualità, deve esserci corrispondenza tra la gravità della infrazione e la serietà della sanzione“, ha sottolineato Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione Nazionale Presidi. Le conseguenze potranno variare dalla nota fino alla sospensione

Il dibattito sulla sospensione
Ma la sospensione non trova d’accordo tutti, come il presidente Anp Roma, Mario Rusconi, secondo cui basterebbe trattenere il telefonino per poi riconsegnarlo il giorno dopo al genitore dell’alunno. «Sarebbe la punizione peggiore perché scomoderebbe una mamma o un papà ad andare

Dove custodire i telefonini
Per quanto riguarda la custodia dei dispositivi, dotarsi di armadietti appositi, per molti istituti, non sarebbe sostenibile economicamente. “Nella stragrande maggioranza dei casi l’unica possibilità sarà far tenere i telefoni negli zainetti, non utilizzarli e quindi se qualcuno poi venisse visto col cellulare in mano incorrerebbe nella infrazione prevista dal regolamento adottato dal proprio istituto”, ha aggiunto Giannelli.
E VOI COSA NE PENSATE? (scrivetemi sui social!)

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